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Coda alla Vaccinara

Coda alla Vaccinara

La tradizione che resiste al tempo e alle stagioni Anche quando i profumi della primavera avanzata iniziano a farsi sentire e il sole comincia a scaldare le giornate, ci sono piatti che non perdono il loro fascino. Anzi, è proprio in questo tempo di passaggio che diventano ancora più preziosi. Stella Del Morrone della macelleria La Car di Patrica lo sa bene: alcuni sapori meritano di essere raccontati tutto l’anno, senza fretta e senza limiti imposti dal calendario.
Porzioni: 4 persone
Portata: primi, secondo
Cucina: regionale, romana

Ingredienti
  

  • 1 coda di vitello tagliata a pezzi
  • 1 cipolla
  • 2 coste di sedano
  • 2 carote
  • 5 chiodi di garofano
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 bicchiere di vino rosso secco
  • 1 litro di passata di pomodoro meglio se di pachino
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 e 1/2 bicchiere acqua
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • 320 g di pasta Senatore Cappelli formato a scelta, preferibilmente corto

Method
 

  1. In una pentola capiente, versare l’olio extravergine d’oliva e far soffriggere la cipolla, il sedano e le carote tagliati finemente.
  2. Aggiungere i pezzi di coda di vitello e farli rosolare a fuoco vivo per alcuni minuti.
  3. Versare il vino bianco e il vino rosso, lasciare sfumare l’alcol a fiamma alta e far rapprendere il fondo di cottura.
  4. Unire la passata di pomodoro, il concentrato, l’acqua, i chiodi di garofano, il rosmarino e il sale.
  5. Coprire e lasciar cuocere dolcemente per almeno 4 ore, mescolando di tanto in tanto. La carne sarà pronta quando si staccherà facilmente dall’osso.
  6. Lessare la pasta Senatore Cappelli, scolarla e raffreddarla leggermente per esaltarne la consistenza.
  7. Servire la pasta condita con il sugo della coda e qualche pezzo di carne ben calda, oppure accompagnare con pane casereccio per una versione più rustica.