Senatore cappelli con la coda alla Vaccinara

La Coda alla Vaccinara reinterpretata dalla chef Stella Del Morrone è un piatto ricco e autentico, servito con pasta di grano Senatore Cappelli e preparato con una lunga cottura lenta nel sugo di pomodoro, vino rosso e spezie. Una ricetta che esalta la tradizione romana anche nei mesi primaverili, con un tocco contemporaneo.

Senatore cappelli con la coda alla Vaccinara

Senatore cappelli con la coda alla Vaccinara

La tradizione che resiste al tempo e alle stagioni

Anche quando i profumi della primavera avanzata iniziano a farsi sentire e il sole comincia a scaldare le giornate, ci sono piatti che non perdono il loro fascino. Anzi, è proprio in questo tempo di passaggio che diventano ancora più preziosi. Stella Del Morrone della macelleria La Car di Patrica lo sa bene: alcuni sapori meritano di essere raccontati tutto l’anno, senza fretta e senza limiti imposti dal calendario.

E così, mentre maggio apre la porta ai mesi più caldi, Stella ci sorprende con una proposta che parla di pazienza, memoria e gusto profondo: la Coda alla Vaccinara, servita su una pasta di grani antichi, perfetta anche per chi desidera un piatto corposo ma equilibrato nella stagione primaverile.

Questa preparazione è un omaggio alla cucina romana più autentica, reinterpretata con garbo e attenzione per la qualità della materia prima. Il risultato? Un piatto che si può gustare anche nelle giornate più tiepide, dove la carne morbida, cotta a lungo nel pomodoro e nei profumi delle erbe, si fonde con la rusticità della pasta, per regalare un’esperienza intensa e indimenticabile.

Coda alla Vaccinara

Coda alla Vaccinara

La tradizione che resiste al tempo e alle stagioni Anche quando i profumi della primavera avanzata iniziano a farsi sentire e il sole comincia a scaldare le giornate, ci sono piatti che non perdono il loro fascino. Anzi, è proprio in questo tempo di passaggio che diventano ancora più preziosi. Stella Del Morrone della macelleria La Car di Patrica lo sa bene: alcuni sapori meritano di essere raccontati tutto l’anno, senza fretta e senza limiti imposti dal calendario.
Porzioni: 4 persone
Portata: primi, secondo
Cucina: regionale, romana

Ingredienti
  

  • 1 coda di vitello tagliata a pezzi
  • 1 cipolla
  • 2 coste di sedano
  • 2 carote
  • 5 chiodi di garofano
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 bicchiere di vino rosso secco
  • 1 litro di passata di pomodoro meglio se di pachino
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 e 1/2 bicchiere acqua
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • 320 g di pasta Senatore Cappelli formato a scelta, preferibilmente corto

Method
 

  1. In una pentola capiente, versare l’olio extravergine d’oliva e far soffriggere la cipolla, il sedano e le carote tagliati finemente.
  2. Aggiungere i pezzi di coda di vitello e farli rosolare a fuoco vivo per alcuni minuti.
  3. Versare il vino bianco e il vino rosso, lasciare sfumare l’alcol a fiamma alta e far rapprendere il fondo di cottura.
  4. Unire la passata di pomodoro, il concentrato, l’acqua, i chiodi di garofano, il rosmarino e il sale.
  5. Coprire e lasciar cuocere dolcemente per almeno 4 ore, mescolando di tanto in tanto. La carne sarà pronta quando si staccherà facilmente dall’osso.
  6. Lessare la pasta Senatore Cappelli, scolarla e raffreddarla leggermente per esaltarne la consistenza.
  7. Servire la pasta condita con il sugo della coda e qualche pezzo di carne ben calda, oppure accompagnare con pane casereccio per una versione più rustica.