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Vitamina K: la guardiana silenziosa della coagulazione e delle ossa
Vitamina K: la guardiana silenziosa della coagulazione e delle ossa
a cura del Dott. Antonio Colasanti
La vitamina K, conosciuta anche come fillochinone, deve il suo nome alla parola danese Koagulation, che evidenzia il suo ruolo principale: favorire la coagulazione del sangue e prevenire le emorragie.
Ma la vitamina K non si limita a questo: è anche un prezioso alleato per la salute delle ossa, contribuendo alla loro robustezza e alla prevenzione dell’osteoporosi.
Quando può verificarsi una carenza?
Sebbene la vitamina K sia generalmente presente in quantità adeguate in una dieta equilibrata, alcune condizioni possono determinare una carenza, tra cui:
- Malnutrizione
- Disturbi epatici
- Alcolismo cronico
- Malattie intestinali come celiachia, colite ulcerosa e fibrosi cistica
- Uso prolungato di farmaci che interferiscono con l’assorbimento intestinale
Anche i neonati possono essere a rischio, motivo per cui spesso viene loro somministrata alla nascita. I sintomi da carenza comprendono:
- Sanguinamento gengivale
- Lividi persistenti
- Emorragie inspiegabili
- Fragilità ossea e osteoporosi
Dove si trova la vitamina K?
Le fonti alimentari più ricche di vitamina K sono:
- Verdure a foglia verde (come spinaci, cavoli, bietole)
- Fagioli
- Melanzane
- Olive
- Frutta blu o viola (uva, mirtilli, prugne, kiwi)
- In misura minore: carne bianca e rossa, fegato, cereali, latticini
Attenzione all’eccesso
Un eccesso di vitamina K, sebbene raro, può provocare problemi epatici, itterizia e, in alcuni casi, anemia. Per questo motivo è importante non ricorrere a integrazioni senza controllo medico.
In conclusione, la vitamina K è una piccola ma potente alleata del nostro benessere: agisce silenziosamente per proteggerci da sanguinamenti e fragilità ossea, ricordandoci quanto sia fondamentale seguire un’alimentazione varia e completa.