Il maiale didattico

Scopri perché il maiale è stato per secoli il modello anatomico privilegiato dagli antichi medici e come Galeno, con le sue dissezioni suini, ha influenzato per oltre mille anni la conoscenza della chirurgia, fino alla rivoluzione scientifica di Vesalio nel Cinquecento.

Il maiale didattico

Il maiale didattico

L’arte della chirurgia nasce e si sviluppa a partire da una conoscenza approfondita dell’anatomia umana. Senza questa base, nessun chirurgo potrebbe operare con consapevolezza. Tuttavia, nell’antica Roma, la legge vietava la dissezione dei cadaveri umani: un limite che imponeva ai medici e agli studiosi di trovare soluzioni alternative per comprendere il corpo umano.

È in questo contesto che il maiale assume un ruolo del tutto particolare: quello di modello anatomico. Per struttura interna e dimensioni, il suino risultava sorprendentemente simile all’uomo, tanto da diventare l’animale più utilizzato per esercitazioni e studi. Una pratica tanto diffusa quanto pragmatica: dopo le dissezioni, l’animale poteva finire – con naturalezza – sul tavolo da pranzo del medico stesso.

Anche Galeno, tra i più influenti medici dell’antichità, adottò questo approccio. Studiò e sezionò centinaia di maiali, formulando le sue teorie anatomiche sulla base di ciò che osservava. Tuttavia, proprio questo metodo, apparentemente funzionale, diede origine a un lungo fraintendimento: Galeno descrisse l’anatomia umana come se fosse identica a quella del maiale. Le sue affermazioni, considerate autorevoli, vennero ripetute e tramandate per oltre mille anni, bloccando di fatto l’evoluzione della conoscenza anatomica.

Fu solo nel XVI secolo che le cose cambiarono radicalmente. Andrea Vesalio, coraggioso e innovativo, si spinse oltre i limiti imposti dalla legge e cominciò a studiare cadaveri umani reali, sottratti persino dai patiboli. Nel 1543, pubblicò il monumentale trattato De Humani Corporis Fabrica, un’opera rivoluzionaria, illustrata con straordinaria precisione, che ridefinì l’anatomia umana e restituì alla medicina una nuova verità, fondata sull’osservazione diretta.

Da quel momento in poi, il corpo umano tornò a essere osservato per ciò che è davvero, e non più per ciò che si credeva che fosse. Il maiale didattico venne progressivamente abbandonato. I pazienti, almeno dal punto di vista anatomico, cessarono finalmente di essere assimilati ai suini.