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Pizza remenata di Guarcino
Pizza remenata di Guarcino
Il dolce che impasta memoria, accoglienza e festa
Tra le strade in pietra e i silenzi raccolti del borgo di Guarcino, esiste una tradizione che non conosce il tempo: quella della Pizza Remenata, un dolce pasquale che più di ogni altro racconta l’identità di questo luogo. A custodirne la ricetta, tramandata di generazione in generazione come un’eredità affettuosa, c’è Federica Verdecchia, anima appassionata del laboratorio L’Amaretto di Guarcino, dove ogni anno, in prossimità della Pasqua, le mani si muovono lente e sapienti per “remenare” l’impasto, cioè per lavorarlo con amore e pazienza.
Il termine “remenata” deriva dal dialetto locale e significa proprio questo: impastare, rimestare a lungo, quasi come un rito di devozione. In passato era il gesto delle massaie del paese che preparavano questo dolce per accogliere i pellegrini diretti al santuario durante la Settimana Santa. Un’offerta semplice, ma carica di significato, fatta con quello che si aveva: uova, patate, anice, uvetta, sambuca e scorza di limone. Ingredienti poveri, sì, ma capaci di sprigionare profumi e sapori che scaldano il cuore e riportano a casa.
La Pizza Remenata non è solo un dolce: è una carezza del tempo, una pagina viva della cultura ciociara che ogni anno ritorna sulla tavola per celebrare la rinascita e il legame con le proprie radici.

La Pizza Remenata di Guarcino
Ingredienti
Method
- In una ciotolina, sciogliete il lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua tiepida e lasciatelo riposare per alcuni minuti finché non si attiva. In una grande ciotola (o nella planetaria), montate le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite le patate schiacciate e mescolate con cura.
- Aggiungete l’olio e il latte tiepido, poi la sambuca, la scorza di limone, i semi di anice, il sale e infine l’uvetta. Versate anche il lievito sciolto, amalgamando il tutto fino a ottenere un composto ben uniforme.
- Setacciate la farina poco per volta e unitela all’impasto, lavorando con le mani o con la planetaria dotata di gancio, fino a ottenere una massa liscia, morbida e ben lavorabile. Se risultasse troppo asciutta, potete aggiungere un goccio d’acqua tiepida.
- Coprite l’impasto con un panno pulito e lasciatelo riposare in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria (ideale intorno ai 18°C) per almeno 8-10 ore, o comunque finché non avrà triplicato il suo volume.
- Una volta completata la lievitazione, suddividete l’impasto in tre porzioni uguali. Ungete tre teglie rotonde con un diametro di circa 24-26 cm e disponetevi i panetti. Lasciate lievitare ancora 1 ora direttamente in teglia, coprendo con un panno.
- Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 30-35 minuti, fino a quando le pizze non saranno ben gonfie, dorate in superficie e con una deliziosa crosticina.