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Garbatella il viaggio che diventa meta ricompensa e scoperta
Garbatella il viaggio che diventa meta ricompensa e scoperta
“Il Vortice di Prospettiva Totale elabora l’immagine dell’Universo intero basandosi sul principio dell’analisi della materia estrapolata. Infatti, dato che tutti i frammenti di materia dell’Universo hanno una precisa relazione con tutti gli altri frammenti di materia dell’Universo, in teoria è possibile estrapolare tutta la vastità del creato da, diciamo, un pezzettino di cupcake”. D. Adams
Il viaggio come riflesso dell’anima
Non esiste viaggio senza un racconto che lo preceda. Può nascere da un mito, da sogni, libri, film, conversazioni, sfide.
In un mondo in cui spesso ci si perde nella frenesia quotidiana, l’essenza del viaggio emerge come uno specchio dell’anima, capace di riflettere emozioni, pensieri e stati d’animo nascosti. Il Viaggio risveglia l’anima. La destinazione è un destino, forse un piccolo destino, un temporaneo, o forse no; biforcazione di strade.
C’è chi gira tanto e chi rimane solo intorno al suo luogo. C’è il pellegrino, il turista, il flâneur. Ogni viaggiatore del proprio viaggio scrive una Guida prima e la riscrive dopo, creando a sua volta altri girovaganti. Diverse sono le retoriche del viaggio, redattori di Guide, esperti di scorribande, investigatori di strade lontane o prossime.
Ogni pezzo della storia è un frammento della nostra interiorità, una finestra aperta alle esperienze, sogni e paure. Condividendo un elemento comune: la capacità di toccare le corde più profonde dell’essere umano.
Questo è un invito a intraprendere un viaggio introspettivo attraverso azioni che parlano direttamente al cuore e alla mente.
Garbatella: un romanzo urbano a cielo aperto
Tra le vie soleggiate e i murales di Garbatella, la Guida Enogastronomica per Autostoppisti scopre al lotto 30 un rifugio di mare.
Garbatella non è solo un quartiere, è un romanzo a cielo aperto. Palazzi color pastello, piazzette silenziose, murales e voci di mercato raccontano storie di un tempo che resiste. E in questo teatro urbano, l’Autostoppista moderno, con i suoi occhi curiosi si ferma, attratto da un profumo salmastro che sfida la distanza dal mare. “E’ qui che, passata la Cristoforo Colombo ed entrato nella spianata della Garbatella, Tommaso conosce Irene seduta su uno di quei muretti sfranti a piazza Giovanni da Triora” P.P.Pasolini.
Molo 9/12: un porto per chi ama il mare
Quel profumo lo conduce al Molo 9/12, ristorante che porta il sapore dell’Adriatico nel cuore di Roma. Un’Osteria del Mare in Terra che nasce con un’idea semplice ma potente: portare in tavola il mare vero. Non il solito pesce da carta patinata, ma quello delle barche, delle reti, delle tradizioni.
Strangozzi di spigola con asparagi e limone: la ricetta che trasforma Roma in un molo
Qui l’Autostoppista, stanco ma curioso, si siede al tavolo e ordina quasi per istinto Strangozzi di spigola con asparagi e limone. Un boccone e tutto cambia: Roma non ha più il Tevere, ma un molo. Non c’è traffico, ma vento salato.
Bellone Roma DOC: il vino laziale che racconta il territorio
Tra profumi e sorrisi, accompagnati da Bellone Roma DOC Cantina Solis Terrae, Uve 100% Bellone, un prodotto laziale per eccellenza che trova in questa etichetta un’espressione autentica e raffinata. Alla vista si presenta di un giallo paglierino luminoso, mentre al naso regala profumi delicati di frutta a polpa gialla, arricchiti da note floreali che evocano la macchia mediterranea. Al palato colpisce per l’equilibrio tra freschezza e morbidezza, con una persistenza piacevole e una leggera sapidità, segno del legame con il suolo vulcanico.
Cucina del mare e anima del luogo: l’arte di Emiliano
Il viandante scopre che Molo 9/12 è più di un ristorante: è una sorta di porto per chi ha voglia di scoprire, per chi ama il mare anche quando non lo vede. I tavoli in legno chiaro, le lampade in corda, Curzio Maltese alle pareti… tutto parla di autenticità; come i piatti che Emiliano, oste appassionato di arte propone. Un’armonia elegante e sorprendente tra sapori delicati e profumi decisi, rappresentando l’essenza della “cucina del mare” di Garbatella.
“Tutta la Garbatella brillava al sole: le strade in salita coi giardinetti in fila, le case coi tetti spioventi e i cornicioni a piatti cucinati, i mucchi di palazzoni marone con centinaia di finestrelle ed abbaini, e le grandi piazzette cogli archi e i portici di roccia finta intorno. In una di queste piazzette, al capolinea del tram accanto ad un cinemetto dei preti, Tommaso spipettava nervosamente, tutto apparecchiato, aspettando Irene” P.P.Pasolini.
Il viaggiatore diventa narratore
L’Autostoppista dopo questa esperienza non è più solo un viaggiatore, ma un narratore. Ha trovato a Garbatella un luogo dove fermarsi, anche solo per poco, per riempire non solo la vista, ma anche la memoria.
La ricetta dello chef:
Pulire e lavare gli asparagi, spezzare con le mani la parte finale più dura e poi con un pelapatate pelare l’ultima parte del gambo. In una padella in ghisa mettere gli asparagi e lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato, aggiungere l’olio di cocco e insaporire con 1 pizzico di sale. Cuocere per 8-10 minuti, quindi trasferire gli asparagi sopra un piatto. Nella stessa padella adagiare la spigola, spruzzare con il succo di limone, insaporire con 1 pizzico di sale e cuocere per 4-5 minuti. Poi girare delicatamente con l’aiuto di una spatola dall’altro lato e continuare la cottura per 3-4 minuti. Sistemare la spigola sopra gli asparagi. Cospargere con la scorza grattugiata di limone e servire.
Garbatella diventa destinazione di un viaggio interiore e gastronomico, dove il Molo 9/12 accoglie come un porto poetico. Il racconto di Marco Sargentini unisce cibo, territorio e anima: un articolo che fa sognare.