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Giubileo 2025 ad Arpino: dove la parola diventa pietra
Arpino, patria di Cicerone e custode del pensiero
C’è una città, nascosta tra le colline della Ciociaria, dove ogni pietra sembra parlare. Parole antiche, forti, eleganti. Le stesse che un tempo appartenevano a Marco Tullio Cicerone, padre dell’oratoria e simbolo della cultura occidentale.
Arpino è la sua patria. Ed è anche una delle tappe più affascinanti del Giubileo 2025, il cui tema è “Pellegrini di speranza”. Qui, spiritualità e pensiero si intrecciano in un paesaggio millenario, tra acropoli ciclopiche, chiese silenziose e sapori autentici.
I luoghi della fede: tra silenzio, storia e spiritualità
Collegiata di San Michele Arcangelo
Situata nel cuore della città, è una maestosa chiesa settecentesca costruita su fondamenta antiche. Al suo interno, altari lignei e opere pittoriche narrano secoli di fede. San Michele, protettore celeste, qui veglia su Arpino come guida e simbolo spirituale.
Chiesa di Santa Maria di Civita Vecchia
Adagiata sulle vestigia dell’antica Civitas, domina le colline con semplicità e bellezza. È un luogo ideale per la meditazione e la preghiera, circondati dal respiro della natura.
Monastero di Sant’Andrea Apostolo
Un tempo rifugio benedettino, oggi resta un’oasi di silenzio e raccoglimento. Qui si percepisce la forza della fede operosa, che ha modellato la vita spirituale del territorio.
La classicità che resiste nel tempo
L’Acropoli di Civitavecchia e l’Arco a sesto acuto
Tra le meraviglie di Arpino c’è uno degli archi più antichi d’Italia, realizzato in opera poligonale nel IV secolo a.C. Salire all’acropoli è un vero pellegrinaggio, tra pietre che parlano e panorami mozzafiato.
Il Liceo Tulliano e la statua di Cicerone
Nel centro cittadino si trova il prestigioso liceo dedicato a Cicerone. Di fronte, la sua statua in bronzo celebra l’eredità di un uomo che ha dato voce alla giustizia, alla libertà e al pensiero.
Itinerario del pellegrino: fede, arte e gusto
Mini tour spirituale, artistico ed enogastronomico
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Inizio al Belvedere di Civitavecchia
Alle prime luci dell’alba, tra ulivi e mura megalitiche, la preghiera si fa intima e profonda. -
Discesa alla Collegiata di San Michele
Un percorso a piedi nel borgo antico conduce alla chiesa madre, dove la luce filtra come benedizione. -
Sosta culturale tra statue e libri
Ammira la statua di Cicerone e concediti un libro nelle botteghe del centro. -
Pranzo con la cucina del territorio
Cinghiale in umido, cecamariti, pasta fatta in casa e Cesanese del Piglio: sapori veri, ricordi intensi. -
Tappa finale alla Chiesa di Santa Maria di Civita Vecchia
Concludi la giornata tra silenzio e orizzonte, in un luogo che sa custodire l’anima.
Il brindisi al Giubileo: vino, accoglienza e convivialità
E quando le luci si abbassano e il ritmo rallenta, è il momento di fermarsi da Alessio, all’Enoteca Barnaba.
In questo angolo elegante del centro storico, ogni bottiglia è una narrazione, ogni calice un’esperienza.
Con la sua raffinata selezione di vini locali, naturali e italiani, Alessio accoglie i visitatori in un ambiente intimo, curato, dove il tempo sembra sospeso.
Qui il Giubileo si trasforma in incontro, ascolto e gusto, tra racconti enologici, pane caldo, eccellenze gastronomiche, sorrisi e piccole meraviglie da scoprire.
Sedersi qui, nel silenzio della sera o nel cuore del borgo, è più di un assaggio: è un rito lento, un brindisi alla bellezza della terra, alla cultura del gusto, e alla convivialità autentica.
E se la serata chiama ancora piacere e scoperta, il consiglio è di spostarsi di pochi chilometri fino ai bordi della cascata di Isola del Liri, dove la notte si accende tra gusto e atmosfera.
Qui potrete assaporare una delle migliori pizze d’Italia, da Luppolo & Farina, che raccontano una passione vera, fatta di farine selezionate, lunghe fermentazioni e abbinamenti sorprendenti.
Se invece il richiamo è quello del dolce, basta poco per lasciarsi tentare dalle creazioni notturne della Cornetteria da David, un’istituzione per chi ama chiudere la giornata con un soffice lievitato, preparato con cura e fantasia.
Due tappe perfette per concludere il pellegrinaggio tra sapori locali e sorrisi sinceri. Perché il Giubileo, in fondo, è anche accoglienza e gioia condivisa.
Arpino ti aspetta
Il Giubileo 2025 è un invito alla rinascita. Arpino risponde con i suoi silenzi parlanti, le sue pietre antiche, i suoi sapori sinceri. Qui si cammina per ritrovarsi, si ascolta per riscoprire, si gusta per condividere.
Nel nome di Cicerone, Arpino continua a parlare. Sta solo aspettando… chi ha ancora voglia di ascoltare.