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Cesanese del Piglio: il Re dei vini del Lazio (Prima Puntata)
Cesanese del Piglio: il Re dei vini del Lazio (Prima Puntata)
Alla scoperta dei tesori enologici del Lazio
Nella mia esperienza come sommelier, tra studio e pratica, mi sono resa conto di quanto siamo ormai abituati a degustare vini provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo. Durante il mio percorso di studi a Pollenzo, dove sto terminando un master in storia e management del vino, ho imparato a conoscere e assaggiare etichette di ogni genere. Tuttavia, c’è un desiderio che mi spinge a guardare più da vicino la nostra terra, a valorizzare i tesori enologici che rendono unica la Ciociaria e il Lazio. E non posso che partire dal Cesanese del Piglio, il vero re dei vini laziali.
Un vino dalla storia millenaria
Il Cesanese del Piglio, vino rosso dalla lunga tradizione, è l’unico della regione Lazio a fregiarsi della prestigiosa DOCG. Questo vitigno autoctono affonda le sue radici nell’epoca romana, quando già veniva apprezzato per le sue caratteristiche uniche. Si narra che persino gli imperatori ne fossero affascinati, e la sua produzione abbia accompagnato la storia di queste terre per secoli, resistendo a mode e contaminazioni.
Oggi, grazie all’impegno dei produttori locali e alla crescente attenzione internazionale, il Cesanese sta vivendo una vera e propria rinascita, conquistando i mercati di tutto il mondo. Non è solo un vino, ma un simbolo identitario della Ciociaria, un’espressione autentica di un territorio dalla forte vocazione vinicola.
Caratteristiche e identità sensoriale
Il Cesanese del Piglio DOCG si distingue per la sua complessità organolettica e la profondità del suo profilo sensoriale, elementi che lo rendono un vino di grande personalità e fascino.
- Colore: Alla vista si presenta con un rosso rubino intenso, che nelle versioni affinate tende verso sfumature granato, segno di un’evoluzione strutturale che arricchisce il vino di ulteriore profondità.
- Olfatto: Il bouquet aromatico è ampio e stratificato. Inizialmente emergono note fruttate di amarena, ribes nero e prugna matura, a cui seguono sentori floreali di violetta e rosa appassita. L’affinamento esalta poi componenti balsamiche e speziate, con sfumature di pepe nero, chiodi di garofano e una delicata nota di liquirizia.
- Gusto: Al palato offre una struttura avvolgente e un perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza, con tannini ben integrati che conferiscono eleganza e persistenza. Il sorso si chiude con un retrogusto minerale e leggermente sapido, che richiama la natura del suolo vulcanico in cui cresce.
- Tannino: Uno degli elementi distintivi del Cesanese del Piglio è il tannino deciso ma elegante, che contribuisce alla sua longevità e alla capacità di evolvere nel tempo. Nei vini più giovani il tannino può risultare più marcato e vibrante, mentre nelle versioni affinate acquisisce una morbidezza avvolgente, regalando una sensazione vellutata in bocca.
- Struttura ed evoluzione: Il Cesanese del Piglio si presta sia al consumo in gioventù, con la sua esuberanza fruttata e freschezza, sia a un lungo affinamento, che gli consente di sviluppare un corredo aromatico più complesso e note terziarie affascinanti come tabacco, cacao e sottobosco.
Gli abbinamenti perfetti
La versatilità del Cesanese del Piglio DOCG lo rende un vino ideale per accompagnare una vasta gamma di piatti, soprattutto quelli della tradizione ciociara e della cucina italiana più strutturata.
- Carni rosse e selvaggina: Il Cesanese si sposa magnificamente con brasati, arrosti e selvaggina. Il suo tannino deciso e la sua struttura importante bilanciano alla perfezione la succulenza di carni come il cinghiale in umido, l’agnello al forno o il capriolo in salmì.
- Piatti della tradizione ciociara: È il compagno ideale per gli strangolapreti al sugo di pecora, piatto simbolo della cucina locale, ma anche per la pasta all’amatriciana o alla gricia, dove l’equilibrio tra acidità e tannini contrasta la sapidità del guanciale.
- Formaggi stagionati: Il Cesanese esprime al meglio le sue caratteristiche se abbinato a pecorini stagionati, come il Pecorino di Picinisco DOP, che grazie alla sua struttura e intensità trova nel vino un complemento perfetto.
- Piatti speziati e strutturati: Il Cesanese ha la forza e l’eleganza per accompagnare pietanze speziate, come uno stufato di manzo con pepe nero e chiodi di garofano, o piatti con spezie orientali che valorizzano il suo profilo aromatico.
- Cucina moderna e fusion: Questo vino si presta anche a abbinamenti più audaci, come con piatti di cucina asiatica speziata o preparazioni a base di carne alla griglia con glassa di miele e soia.
Grazie alla sua struttura e profondità, il Cesanese del Piglio non teme accostamenti audaci e sa esprimere il meglio di sé con preparazioni sia tradizionali che innovative.
Negli ultimi anni, il Cesanese del Piglio ha ottenuto riconoscimenti importanti nei concorsi enologici internazionali, attirando l’attenzione di critici e appassionati. Ma la sua vera magia si scopre visitando i luoghi in cui nasce.
Le cantine locali aprono le loro porte ai visitatori, offrendo degustazioni guidate, passeggiate tra i vigneti e percorsi enogastronomici immersivi. È un viaggio tra cultura, sapori e paesaggi mozzafiato che permette di riscoprire l’anima autentica della Ciociaria.
Oggi più che mai, il Cesanese rappresenta non solo un prodotto di qualità, ma anche un volano per il turismo enogastronomico della Ciociaria. Lavorare sui nostri vini significa dare voce alla nostra terra, renderla protagonista e far conoscere il suo valore al di fuori dei confini regionali.
Ed è una sfida che accolgo con entusiasmo, con la convinzione che il vino sia un potente strumento di narrazione e sviluppo.
Nella prossima puntata: Il Cabernet di Atina, la sfida della Valle di Comino.