Vi diamo il benvenuto in D’O: uno spazio di condivisione e crescita, dove ogni articolo, immagine e storia è un passo verso orizzonti culturali sempre nuovi. Siete pronti ad intraprendere insieme a noi un viaggio nel “buon gusto”, ricco di scoperte e meraviglie?
Come editore di D’O, mi trovo spesso a riflettere sul potere dei simboli e sulle storie che possono raccontare. Questa riflessione mi ha portato a scegliere tre simboli fondamentali che rappresentano l’essenza del nostro giornale: la D, un apostrofo e una O. Ciascuno di questi elementi simboleggia un aspetto cruciale di questo progetto che vorrei condividere con ognuno di voi.
Inaugurare D’O, rappresenta per me l’alba di un sogno che si è lentamente materializzata nel corso degli anni. Questa creazione non è soltanto l’emergere di un nuovo magazine nel panorama editoriale, ma piuttosto l’espressione di un concetto profondo che si radica nel cuore dell’arte in tutte le sue forme. La scelta del nome D’O, con il suo richiamo alla prima nota musicale, il “DO”, non è casuale ma riflette l’intenzione di essere all’avanguardia, in un viaggio esplorativo che abbraccia l’enogastronomia, la musica, la pittura, il teatro e il cinema.
Il concetto chiave è racchiuso nell’indagare: l’atto di cercare, di andare oltre la superficie, per scoprire i significati più profondi nascosti dietro le manifestazioni artistiche e culturali.
Ogni forma d’arte, dalla cucina al teatro, dalla musica alla scrittura, non dimenticando la pittura, è un universo identitario: l’espressione di culture diverse, epoche storiche, personalità creative e visioni del mondo.
Le due lettere e l’apostrofo, in questo contesto, non sono semplici caratteri tipografici, ma sottolineano l’importanza del linguaggio, non solo come mezzo di comunicazione ma come strumento di esplorazione artistico-culturale.
La D –, è l’invito a varcare la soglia, l’Apostrofo, simboleggia la ricerca, mentre la O esprime la connessione e l’unione che scaturiscono dalla condivisione delle esperienze, che siano culinarie o artistiche. Questi simboli ci ricordano che l’arte e la cultura sono itinerari di scoperta, dove ogni passo ci porta più vicini alla comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Proprio per questo, D’O si propone di essere più di un semplice magazine.
D’O=D’Origine
Avviare questo progetto è per me come suonare la prima nota di una sinfonia lunga e magnificamente articolata, È un inizio, un “DO”, che segna l’avvio di un’esperienza editoriale unica, in cui, ogni pagina è una tappa imprescindibile di un viaggio straordinario.
Benvenuti in D’O, dove l’arte inizia e si condivide.